THE GREAT VAST.
Luglio. Week-end al mare. Ci si prepara per le vacanze. In spiaggia e a casa leggo e studio il “Pericle”. Così tanto vicina all’Odissea – epica amatissima da mio padre che forse si riconosce nel protagonista – l’epopea di questo principe eroico che se ne va su e giù per il Mediterraneo racconta ancora una volta la grande tematica shakespeariana: il viaggio come crescita, la perdita e la privazione e le mille avventure come passaggi obbligati dall’infanzia alla maturità. Insomma, la vecchia storia delle tanto faticose quanto necessarie prove della vita! All’inizio del dramma il Nostro si percepisce come “troppo piccolo” (too little) rispetto al nemico-antagonista (Re Antioco), e perciò, in preda ad un’inspiegabile, misteriosa “malinconia dagli occhi spenti” (dull-eyed melancholy), fugge. E fugge per mare. E il mare è grande, enorme. È “grande vastità” (great vast). Ma è proprio affrontando le onde nemiche, che fra l’altro gli rubano moglie e figlia, che il piccolo Principe dovrà crescere e dimostrarsi all’altezza di tutti i grandi re della Storia, a cominciare da suo padre.
A proposito di prove! Ho fatto un giochino stamattina. Ho contato quante volte la parola “mare” (o simili) compare nel testo. Attenzione però! Nel testo originale inglese, non nelle traduzioni italiane. Here you are! Enjoy! E… buon bagno… se siete o andate al mare…
“Sea” (mare): 31
“Seas” (mari): 7
“Water/s” (acqua/e): 5
“Deep” (profondità, abisso): 3
“Neptune” (Nettuno, dio del mare): 3
“Waves” (onde): 2
“Billow” (massa fluttuante non per forza associata all’acqua, qui nel testo sì): 2
“Watery” (d’acqua): 2
“Ooze”(melma, limo, fanghiglia, impasto di acqua e terra): 1
“Great vast” (grande vastità): 1
“Surges” (cavalloni): 1
“Thetis” (Teti, dea del mare): 1
Il mare è dunque “tomba d’acqua”, “impero d’acqua”, “rude”, “sfortunato”, “mormorante”, luogo di “travagli giornalieri” (ricorda Amleto: “mare di guai”), possiede uno “stomaco”, è “ribelle”… ma, alla fine, è “un mare di gioie”.
Ciao!