Le dodici stelle di Shakespeare (Ediz. Emersioni 2020)
La presentazione del libro su Rai Storia. “Scritto, letto, detto”a cura di G. P. Fontana.
L’epoca di Shakespeare è segnata dalla frattura definitva fra mondo antico e moderno. Per l’astrologia naturalis del ‘500 esiste un intenso rapporto fra universo (macrocosmo) ed esseri viventi (microcosmo). Inserito come tutte le creature nell’ordine della Natura sulla ruota del Tempo, l’Uomo si evolve attraverso dodici tappe: i dodici segni zodiacali. Dal Sonetto 14 attraverso il mistero di Tutto è bene fino all’analisi del Romeo e Giulietta, il racconto di una teoria nuova e rivoluzionaria per la comprensione del pensiero shakespeariano.
Dal comunicato stampa:
Costruito come un diario di bordo, esattamente come tutto il senso della ricerca che da anni compie col suo blog Lo Zio Willy, l’autore parte proprio dalla sua autobiografia esplorativa per analizzare le tappe di un processo che vede collimare le dodici tappe connesse ai segni zodiacali, con i caratteri psicologici di alcuni dei personaggi shakespeariani più significativi, secondo l’ordine della Natura sulla ruota del Tempo.
“Da sempre considero William Shakespeare come uno straniero sconosciuto, a cui ho raccontato la vita – afferma Petronio – ma gradualmente è diventato il mio confidente più vicino nel raccontarmi, attraverso le sue opere, un mondo pervaso di uomini e donne con i loro inespugnabili misteri. Si è sempre detto che il nostro autore si sia occupato di tutta la gamma dell’umanità ed è sempre passato come un genio illuminato, ma nessuno si è mai chiesto come abbia fatto a padroneggiare una così vasta area di psicologie umane. Studiando quella che era l’astrologia ai suoi tempi, che poi è la stessa trattata da molti astrologi contemporanei, ho ipotizzato che Shakespeare abbia costruito i suoi personaggi più famosi assegnando ad ognuno, prima di descriverli, il segno zodiacale più consono. Romeo doveva quindi essere dell’Ariete perché, a mio avviso, possiede le specifiche caratteristiche di quel segno, così come Amleto non può che essere dei Pesci, il segno più complesso e tormentato che corrisponde al dodicesimo stadio dell’evoluzione umana, quella che alcuni definiscono dell’ “ultraumano”. Secondo questo concetto, quindi, lo scrittore sarebbe stato un vero e proprio artigiano, concependo per ogni opera una struttura chiara e razionale, assolutamente premeditata e in linea con gli schemi dell’astrologia.” (EP)
(E.Castiglioni – Uff. stampa)
Emersioni Edit. Luglio 2020
Guarda su YouTube il mini-documentario “Le 12 stelle di Shakespeare”
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